martedì, giugno 20, 2006

27^ tappa: Molinaseca - Cacabelos Km 23,5


20/06/2006
Siamo partiti un po' tardi questa mattina perché non c'è stata alcuna sveglia ed evidentemente il "popolo dei pellegrini" è stanco e nessuno ha dato il via. Ad ogni modo alle 7.20 siamo in marcia, dopo una colazione fatta con i distributori a disposizione presso l'ostello. Sia io che Toni, accusiamo un po' di gambe "dure"; è evidente che la lunga discesa dalla "Cruz de herro" a quota 1504 fino a quota 580 di Molina secca, ha lasciato il segno. Arriviamo comunque a Ponferrada con l'intento di visitare il bellissimo castello Templare (vedi foto) in restauro, ma come sempre gli orari spagnoli non fanno per noi e così ci limitiamo a guardarlo dall'esterno e girare un po' il centro storico. La "salida" (uscita) da Ponferrada è un po' caotica, ma il percorso è ben segnato e non rischiamo di perderci. Incontriamo due milanesi "pensionate" con le quali oltre a scambiare due parole facciamo un tratto di cammino insieme. Lungo il cammino c'è una sfilata di cigliegi carichi di buonissimi frutti e ogni tanto (con il permesso dei proprietari che capiscono i bisogni dei pellegrini) allunghiamo la mano. Perdiamo le milanesi, ma in compenso a Camponaraya ci facciamo un buon "tapas" (pranzo fatto al bar con cibi tipici del posto, generalmente esposti al banco)e una cañas (birra alla spina ...non fatevi strane idee!!!). Ripartiamo
quindi sotto il sole cocente, ma il cammino passa tra vigneti e boschi di pioppi e ciò da ristoro. Arriviamo a Cacabelos verso le 15.00 e troviamo alloggio presso l'Albergue (Ostello) municipale, ottimamente attrezzato e confortevole.
Oriano scrive:
Il fascino del cammino non è solo nei paesaggi, nei villaggi, nelle città, nelle persone che si incontrano, ma anche nella possibilita' di scavare dentro se stessi.
Ho conosciuto prima e durante il cammino persone che hanno gia fatto questa esperienza e tutte sono concordi con il dire che il cammino (il cammino di Santiago), è il cammino della vita. Posso dire, anche se non sono ancora arrivato in fondo, che mi sto rendendo conto che è cosi'. Ho vissuto e sto vivendo emozioni e sensazioni fortissime; momenti in cui i brividi mi salgono dalle punte dei piedi ai pochi capelli che ho in testa. Momenti di sofferenza, come quando la tendinite mi ha messo in condizioni di camminare poco e con dolore. Momenti di sconforto e di disagio come quando arrivi stanco e trovi un ostello che offre ben poco; magari con la doccia senza acqua calda o un dormitorio superaffollato e poco spazio dove muoverti oppure la difficoltà di lavare e asciugare il bucato quotidiano che bisogna fare. Momenti di allegria, come quando in compagnia ci si trova attorno ad una tavolata a mangiare e conversare in multilingue.
Ma il cammino della vita presenta ben altro.
Sono partito da Belluno raggiunto dalla bella notizia della nascita di Matteo (dei mie nipoti Loris e Elena di Vimercate -MI)e sono stato raggiunto giorni fa dalla triste notizia della scomparsa di Annalisa. Così il ciclo della vita si è completato.
Io auguro a chiunque di poter fare questa esperienza, perchè è unica e grande. Non ci sono limiti di età. Ho visto giovani di 16/18 anni soli o in compagnia e persone anziane di 70/80 con una volontà e una forza d'animo superiore ai giovani stessi. Tre sono gli ingredienti necessari per affrontare la prova e nessuno dei tre deve mancare per poter arrivare fino in fondo:
- la salute.
- il tempo a disposizione.
- la volontà di farlo.
.... e una famiglia meravigliosa, come la mia, che mi ha appoggiato e lasciato libero di scegliere e fare quanto sto facendo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

L'avevo comperata alla stazione di Pau prima di salire sul treno che ci avrebbe portato a Canfranc, il primo paese al di la dei Pirenei, e l'ho abbandona a Puente de la Reina. Anche una bottiglietta da tre quarti di litro era diventata pesante. Come vanno le spalle Oriano?

Anonimo ha detto...

Pellegini!? Ciao!Non ci posso credere..ce la state facendo...! BRAAVIIII ! ho letto le tifoserie e sono veramente tante le persone che vi leggono, anche se a volte non lasciano magari il commento; ve lo dico perchè mi capita di essere fermata per strada e mi riferiscono...

Forza e coraggio allora, noi intanto ci prepariamo con bandiere e tappeti rossi per quando arriverete a Belluno..

Ps. complimenti a Silfan, un modo delizioso, sensibile e ironico nei commenti;

Anonimo ha detto...

Oriano, ci fai soffrire con questi rinvii delle tue cronache. Un grande "in bocca la lupo" per il rush finale dell'ultima settimana di cammino. Un caro saluto. D V & P

Anonimo ha detto...

Oriano risponde a Nildo: Non so chi tu sia, ma non importa. Il fatto che tu sia sul cammino di Santiago, significa che abbiamo qualcosa in comune. Hai fatto bene ad allegerire la "Mochilla". A Estella pure io ho spedito via Correos 1Kg di roba della quale non ho sentito la mancanza .....compreso il rasoi elettrico. Ciao e Buen camino