venerdì, giugno 02, 2006

9^ Tappa: Ventosa - Azofora km 16


02/06/06
(nella foto, una delle tante taverne per i pellegrini)
Anche oggi abbiamo deciso di risparmiare le nostre energie optando per una tappa breve. Alle 7.10 usciamo dall'albergo per iniziare il cammino. Il percorso verso Najera e' ondulato e attraversa le terre rosse caratteristiche della zona e coltivate intensamente a vigneto ( il vino Tempranillo e' buonissimo.... lo abbiamo verificato). Alle 10.45 abbiamo raggiunto Najera pur avendo perso la strada a causa di lavori in corso..... anche perche' eravamo distratti da una piacevole conversazione con le due canadesine (Marie Andreé e Veronique - vedi foto) che avevamo incontrato a St Jean pied de Port. Considerato il tempo a disposizione (dal momento che avevamo deciso per una tappa breve), abbiamo visitato la citta'percorrendo la via principale e soffermandoci a scattare delle foto. Il rio Najerilla chiude la citta' vecchia adossata ad una partete di rocce di color rosso. Nel tragitto verso Azofora gli incontri sono stati con Monet una francese di 61 anni (....passione di Oriano, secondo Toni) e con Paul un canadese con il quale abbiamo conversato a lungo. All'Albergue ritroviamo con piacere Monica (la tedesca tutto pepe...) e Beatrice (la dolce Argentina..)con le quali avevamo condiviso una allegra spaghettata a Los Arcos.
Oriano scrive:
Comincio a capire lo spirito del cammino. Ci si incontra, ci si perde e poi lungo il cammino ci si ritrova e ci si riperde. Ogni mattina il "popolo dei pellegrini" si alza e si mette in marcia. Ognuno fa la sua strada, si fanno nuovi incontri e il cammino va avanti. U L T R E Y A !!!!
Ogni giorno la difficolta' del linguaggio e della comunicazione si attenuano: tedeschi, spagnoli, americani, canadesi, francesi, inglesi, sudafricani non ci sono problemi ci si intende come in una sorta di Babilonia all'incontrario.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

le gambe come vanno?. Dalle notizie cheleggo pare una bella esperienza. Ciao Atto

Anonimo ha detto...

è la prima volta che visito il blog e mi sono letto tutte le tappe...La cosa più strana,per chi è qui, è farsi un'idea del "viaggiare a piedi", con i tempi e i ritmi che esso comporta,e con la possibilità di osservare cose che alle solite velocità cui siamo abituati non si vedono...Forse a volte,pur senza arrivare a santiago,dovremmo viaggiare a piedi anche qui.Almeno con la mente.Un salutone a toni.nick detoffol