lunedì, giugno 19, 2006

25^ tappa: Astorga - Rabanal del Camino Km20

18/06/2006
Bel tempo ed aria frizzantina dovuta al fatto che siamo a 870 mt slm, aggiungi che anche il panorama sta cambiando e ci si ritrova nella giornata ideale per camminare. La strada sale con leggera pendenza per portarci ai 1150 mt slm di Rabanal. Man mano che si sale la vegetazione cambia , da campi coltivati a boschi di quercie con alcune che si presentano veramente imponenti. Si passa per Santa Catalina di Somoza, piccolo paesino dove si nota la presenza di una amministrazione e di cittadini dotati di buon gusto, strade pulite , ben lastricate in pietra e non cementificate, quasi tutte le case ristrutturate ed abbellite con abbondandi cascate di fiori dai balconi. Alcuni bar ed ostelli, a differenza di altri paesi attraversati, sono il segnale che il paese non vuole morire, ma sta puntando sul turismo del pellegrinaggio.
Le case qui strutturalmente sono cambiate , le murature di fango e paglia impastati viste nei villaggi precedenti lasciano il posto a strutture in pietra. Per gli stipiti dei portali e riquadri di finestre ,sono stati utilizzati, dai mastri scalpellini, blocchi unici di pietra , anche irregolari, di notevoli dimensioni quasi fosse una gara o prestigio il fatto di trovarli più grossi ed issati anche ai piani più alti. Questi stipiti sono una caratteristica presente in molte città attraversate.
Passando attraverso il paesino di El Ganso, abbiamo l’opportunità di assistere alla chiamata della messa in modo un po’ insolito.
Il campanile si presenta con un alto muro in pietra (vedi foto), terminante come una grossa punta triangolare a freccia e l'immancabile nido di cicogna sopra. Su questo muro si aprono tre orbite nelle quali sono inserite le campane .Queste sono raggiungibili con scala esterna e da un ballatoio.( per chi è appassionato di film Western avrà presente l’immagine di questo tipo di campanili presenti nei villaggi messicani)
Sul ballatoio il campanaro ha improvvisato un concerto con le sole tre campane a disposizione , manovrandole con maestria.
Qui il paese si nota che è in fase di spopolamento.Le case sono in stato di abbandono e molte , le più vecchie , hanno il tetto sfondato lasciando intravedere che erano tetti in paglia non più ripristinati nel corso degli anni.
Una tecnologia costruttiva e tradizione locale andata irrimediabilmente persa a causa della industrializzazione anche dell’agricoltura.
Si arriva successivamente al paesi di Rabanal dove prendiamo alloggio in una “ Posada “ casa rurale bella e confortevole ma un po’ cara ( 20 € la notte, colazione a 2,80 € e pranzo o cena a 8€ ) visti i prezzi sin qui applicati , 5/10 € per dormire ed il resto uguale , questo per dare una indicazione sui prezzi. In paese ci sono 5 albergue , un monastero benedettino ( attualmente con soli 2 frati tedeschi che si sostengono vendendo cartoline e souvenirs ) ed una bella chiesa romanica che necessiterebbe di un buon intervento di risanamento.In questa chiesa abbiamo assistito alla messa in tedesco unici italiani in mezzo ad un gruppo di tedeschi .
Il paesino è gradevole e ben tenuto ,si ha l’impressione che la gente ci viva come seconde case e ne abbiamo avuto conferma visitandone una con “ piol” e cortile interno stile le nostre case coloniche della valbelluna , stalla , cucina ed accessori al piano terra , camere al piano superiore passando dall’esterno.

Nessun commento: