lunedì, giugno 19, 2006

26^ tappa: Rabanal del Camino - Cruz de ferro - Molinaseca / Km 25

19/06/2006
Quella di oggi è stata una delle tappe più belle e cariche di phatos. Abbiamo toccato la "cima Coppi" del cammino, cioè il punto più alto dell'intero cammino, la "Cruz de ferro" con i suoi 1504 m. sul livello del mare (vedi foto).
Il paesaggio ricorda molto quello delle nostre malghe di montagna, con pascoli, boschi, tanto verde, fiori e cielo azzurro. Bello il borgo di Foncebadòn con le sue case in pietra, oggi abbandonate e in parte ristrutturate e sede di un buon ostello. Qui dopo parecchi giorni reincontriamo con un grande abbraccio, Dennis il francese 25enne vestito con il saio che ha deciso di fermarsi e fare per un po' di tempo l'aiutante "hospitalero". La magia del cammino si ripete; ci si perde e ci si ritrova......... Dopo Foncebadòn troviamo le rovine di un vecchio ostello del XII secolo, molto importante nel medioevo perchè costituiva un ricovero sicuro in uno dei punti più duri e importanti del cammino. Più avanti uscita dalle nebbie che avvolgono la cima, finalmente appare la Cruz de Ferro uno dei simboli più semplici, ma significativi, del cammino. Una piccola croce di ferro posta in cima ad un palo di legno alto 20 metri, che si erge sopra un cumulo di pietre. Quando il pellegrini lanciano una pietra sopra tale cumulo, ripetono un rito millenario e tradizionale, compiuto per chiedere protezione per il viaggio e per la vita. La magia del cammino si ripete anche qui e reincontriamo le due canadesine, Mary Andreé e Veronique conosciute alle prime tappe del cammino. Un grande abbraccio come vecchi amici che si ritrovano dopo tanto tempo, ci coinvolge.
Si passa quindi per le case di Manjarin (vedi foto)
dove l'hospitalero Tomàs accoglie il pellegrino e tiene aperto un piccolo e suggestivo ostello. Attorno alle 13.30 arriviamo nel villaggio di Alcebo e la simpatica e sorridente Josefa, titolare di una piccola "tienda" (negozietto che vende un po' di tutto) ci prepara quello che dice lei, il miglior "bocadillo" del cammino, fatto all'italiana: pan (pane), un filo di aceite (olio di oliva), jamon (prosciutto crudo), queso (formaggio), tomato (pomodoro); veramente buono !!. Alle 15.00 circa arriviamo a Molinaseca e troviamo alloggio nell'albergue municipal un po' troppo fuori paese; non molto accogliente, un po' sporco e puzzone.
Oriano scrive:
Se le pietre potessero parlare!
Sembra il titolo di un libro o di un film. In realtà è il pensiero che ho avuto quando sono arrivato sotto la Cruz de Ferro. Ero a 100 metri dalla croce quando, intravedendola tra la nebbia, ho avuto un brivido che mi ha scosso da capo ai piedi.
Ho percepito la forza dei pensieri e delle intenzioni racchiuse in quelle pietre scagliate da migliaia e migliaia di pellegrini, che nei secoli, calpestando gli stessi sentieri, hanno gettato e accumulato, sotto questa croce. Quante storie potremmo sentire, quante speranze, quante preghiere, quante invocazioni uscirebbero da quei sassi, se riuscissero parlare. Sentiremmo i pensieri di San Francesco o di uomini potenti come il re di Francia Luigi VII, o Jean Brienne re di Gerusalemme all'epoca delle crociate, o di tanti uomini semplici carichi di fede e di speranze, o di peccatori pentiti che espiavano le loro colpe con le fatiche del cammino. Forse è la suggestione del cammino o la mia fantasia che va un po'troppo oltre ma, ma io sopra a quel mucchio di pietre ho sentito un peso enorme,come stessi violando la coscienza di qualcuno e così sono sceso dal cumulo e mi sono limitato a lanciare anch'io le mie pietre. Già perche ne ho lanciate due: una piccola e bianca per me con scritto il nome mio, di mia moglie e dei miei figli e un'altra, con il nome di Annalisa. Ora Annalisa non è più con noi, ma mi da conforto ricordare che il suo nome, e la sua pietra sono qui, in questo posto sperduto della Spagna, in compagnia di migliaia e migliaia di altre pietre a sfidare il tempo e il futuro.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

I commenti alla descrizione della tappa verranno inseriti piu' in la nel tempo..... anche noi dobbiamo lasciare la stazione internet ad altri!

Anonimo ha detto...

aho...ma che fanno sti altri...vi puntano un fucile alle tempie?????
...ho capito che lo spirito del cammino è la condivisione ma qui abbiamo sete di notizie!!!!

Anonimo ha detto...

Parlare,ascoltare,vedere,pensare,riflettere,scrivere,pregare;giornalmente siamo in riserva,al contrario voi fate il pieno.Continuate che il carburante non manca e la meta è sempre più vicina.
Nessun luogo è lontano.GDV

Anonimo ha detto...

....Oriano sfoggia i tuoi super poteri! sei o non sei un EX IMB!!!
baci baci

Anonimo ha detto...

.. IMB??? (è per non fare pubblicità gratuita!!)