mercoledì, giugno 07, 2006

13^ Villafranca de Montes de Oca - Atapuerca - Km 18


06/06/2006
Oggi per la prima volta ci siamo divisi. Io (Oriano) per dare un po' di "descanso" (riposo)al piede con la tendinite, ho fatto un tratto in pulmann. Toni invece da bravo pellegrino ha proseguito a piedi e descrive la tappa.
Scrive Toni:
Sono le 7.00 e sono gia' in viaggio con un strappo notevole che si fa sentire subito partendo subito dietro la chiesa. L'aria e' frizantina e mi sento fisicamente molto bene. Mi dispiace non aver la compagnia di Oriano, ma sto apprezzando l'esperienza di essere da solo. Attraverso in solitaria 12Km di bosco molto fitto di pini, cirmoli e querce, sembra di essere in Toscana, ci sono anche tracce del passaggio di cinghiali. La linea tagliafuoco che corre sul crinale e spartiacque della montagna e' la strada da seguire. Sono sull'Alto della Pedraja a quota 1150m.slm che e' la porta d'ingresso all'altipiano di Burgos. Il silenzio alle volte e' totale, interrotto di tanto in tanto dal canto di qualche uccello o dallo stormire delle foglie. La solitudine no fa paura anzi imprime un ritmo particolare. Ho attraversato la citta' di San Juan de Ortega con la sua bella chiesa in fase di restauro. Ad Ages come sono entrato in paese intravedo la sagoma famigliare di Oriano che dondolando si inoltra verso il paese. Di nuovo insieme abbiamo abbiamo fatto gli ultimi Km fino ad Atapuerca (vedi foto)e preso alloggio in un nuovo ostello gestito da una giovane Hospitalera di nome Rugiada, nome che ben si addice alla figura. Mentre scrivo e' in corso sotto un sole caldo (32 gradi) una nevicata di fiori di pioppo. Atapuerca e' un famoso e noto centro per i ritrovamenti di un un villaggio e resti della presenza dell'uomo del pleistocene (vedi di trasmissioni di Quark).
Scrive Oriano:
Sono uscito dall'ostello per ultimo (che strana sensazione) e alle 9.45 prendo l'autobus x Santovenia per proseguire poi a piedi fino ad Atapuerca con Toni. Chiedo all'autista di segnalarmi quando devo scendere avevo paura di sbagliare fermata. Con mia sorpresa quando l'autista chiama la fermata, vedo che metà passegeri scendono. Erano pellegrini che facevano il cammino in questo modo. Alla fermata ad aspettarli c'era un pulmino dove hanno caricato i loro zaini e quindi hanno proseguito leggeri come piume verso San Juan de Ortega. Mah! ... sarà anche questo cammino??
Ieri sera prima di andare a dormire Raffaele (un pellegrino incontrato in questo ostello) si offre per una seduta di prano terapia per risolvere i miei problemi di tendinite. Funzionera'??? Anche questo fa parte dell'esperienze del cammino.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

forza Oriano che il tuo pellegrinaggio volge al termine.
P.S. un pò di allenamento lo potevi fare prima di partire...vero!!!!
Franco

Anonimo ha detto...

Complimenti al Franco del post precedente che dimostra che non ha capito lo spirito dell'impresa...penso non abbia bisogno di commento.

Dai Papà...il tempo è a vostro favore, prendetevi il giusto tempo, quello che serve per poter concludere con serenità il cammino!!

Anonimo ha detto...

Oh Riano, o che tu fai? Gli esperti mi dicono che non si tratta di tendinite, ma di "gotta", perciò mangia di meno e bevi solo acqua! Gianantonio mi prega di ricordarti di non pensare manualmente alla Gianna, ma solo spiritualmente. Forza e coraggio: è nello spirito del pellegrinaggio portare un po' la croce!

Anonimo ha detto...

Complimenti Tiziano...
I traguardi li vedi sempre cosi
lontani ????

Anonimo ha detto...

Che dire...ho iniziato solo ora a leggere la vostra avventura, una delle migliori che si possano intraprendere. Buon cammino!
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