domenica, agosto 31, 2008

6^ tappa: Pietralunga - Gubbio km 27


data cammino, mercoledì 18 giugno 2008

Il buon signor Tinca, il non più giovane titolare dell'omonimo hotel, è già dietro al banco del bar da un paio di ore, quando verso le otto meno un quarto scendo con il mio fardello per fare colazione.
Mi apre le porte della saletta per le colazioni, mi fa accomodare al tavolo ...... si sta facendo in quattro per darmi il meglio che possa offrire. La sera prima aveva steso la mia biancheria all'interno di una "campana asciugatrice" perchè aveva visto che con l'umidità della pioggia, non si sarebbe asciugata. Si fa in quattro anche per indicarmi quella che secondo lui è la strada giusta da seguire per arrivare a Gubbio perchè dice: ".... ci si perde .... non ci sono i segni .... la settimana scorsa un pellegrino di Bolzano dopo sei ore di cammino è tornato indietro perchè si era perso ....." Mi consegna una piantina stradale schematizzata disegnata con le sue mani su di un foglietto di carta, con i dettagli importanti, a suo dire, da seguire. Pago il mio conto e mi accompagna fino al muretto della piazza che delimita la terrazza panoramica dalla quale si gode di una bella vista sulla valle e sulle colline intorno. Mi indica il colle che devo raggiungere dandomi ulteriori dettagli della strada da seguire ...... anche il vigile si avvicina e mi conferma le indicazioni di Tinca ..... ringrazio e saluto entrambi per l'attenzione e le premure prestate e mi metto in cammino.
La giornata è splendida il cielo è azzurro intenso con qualche nuvola bianca qua e la.
L'aria è frizzante ed ancora carica di umidità dovuta alla gran pioggia caduta fino alle prime luci dell'alba.
I segni gialli e i Tau sono scomparsi, non ci sono ... mi oriento con la cartina della guida e chiedendo ai pochi automobilisti che incrocio; con qualche difficoltà riesco comunque raggiungere la strada che inizia a salire verso San Benedetto.
Devo prestare molta attenzione alle descrizioni del percorso riportate sulla guida, in particolare alle indicazioni destra / sinistra. Senza riferimenti precisi si può scambiare un bivio per una altro e prendere una direzione sbagliata, la cosa migliore è affidarsi alla cartina .... cercare i riferimenti sul territorio e seguire così la via corretta ..... mi sono trovato ad un bivio che la guida descrive con un gruppo di pini e indica di girare a destra quando invece è evidente che bisogna andare a sinistra. Seguo la logica della cartina e comincio a scendere sulla strada asfaltata verso San Benedetto ..... e finalmente trovo una tabella con il Tau .... non quello dipinto da Angela, ma quello riportato sulle tabelle poste dalla comunità montana.
La tabella indica di salire verso San Benedetto Vecchio - agritur ..... la guida non lo menziona, ma dal momento che è la prima tabella che "incontro" mi pare giusto seguirla.
La salita è faticosa, ma la vista di una vecchia torre medievale che svetta in cima mi attira.
Arrivo così sulla sommità del colle dove si ergono i resti della torre medievale e ..... dietro la torre scopro un moderno agritur ..... con tanto di piscina. In effetti la guida non ne parla e arrivare fino a qui non ha nessun senso a meno che uno non decida di fermarsi. Ho occasione di parlare con i due giovani e cordialissimi gestori ..... che poco sanno dei pellegrini, ....... del cammino che passa dalle loro parti, ma che dimostrano un grande interesse perchè sarebbero ben disposti a mettere a disposizione la loro struttura a questo tipo di "opportunità turistica". La titolare mi offre un caffè e un bicchiere d'acqua fresca e prima di riprendere il cammino mi da un pezzo di torta al cioccolato fatta da lei. Ringrazio vivamente della loro ospitalità e generosità e mi incammino sul sentiero.
In realtà il sentiero fa compiere un giro lungo e assurdo perchè dopo mezz'ora di marcia, mi ritrovo nella strada poco più avanti dal punto che avevo lasciato per seguire l'indicazione della tabella.
Scendo lungo la strada asfaltata fino a raggiungere l'abbazia di San Benedetto. Anche questa come la Pieve de Saddi, completamente ristrutturata, ma chiusa ...... altra opportunità di accoglienza per pellegrini sprecata. Spero in un futuro vicino, quando saranno migliaia i pellegrini a percorrere questo splendido cammino, che tali strutture vengano aperte e costituiscano una vera e propria rete di punti d'appoggio e riferimento. Riprendo a scendere e arrivo al bivio "C. Sorbo"; a destra la strada per Gubbio asfaltata, senza traffico; a sinistra il sentiero indicato dalla guida che sale in mezzo ai boschi e prati. Il terreno è ancora umido .... penso al fango dei giorni passati ..... alla fine decido di prendere la destra ..... la via indicatami da Tinca.
Devo dire che non mi sono pentito. La strada è tranquillissima e tra sali-scendi, attraversa prati e boschi. Simpatico l'incontro con una coppia di anziani poco prima di Mocaiana. Era quasi mezzogiorno e attraversando un piccolo centro abitato mi fermo ad una casetta situata lungo la strada per chiedere alla signora che vedevo al di la della finestra aperta, se mi poteva riempire la borraccia d'acqua. La signora s'affaccia e gentilmente mi indica la fontanella che sta sul lato del giardino ....... mi chiede chi sono, da dove vengo, dove vado e tra una chiacchiera e l'altra mi invita a fermarmi per il pranzo. Anche il marito interviene ..... li ringrazio vivamente, ma preferisco andare avanti ..... la tappa è lunga. Ci salutiamo e mi porto fino a Mocaiana.
Sono quasi le due del pomeriggio e sto cercando un bar dove mangiare un boccone e soprattutto una birra fresca .... perchè il caldo si sta facendo sentire. Ed ecco che rivedo il pellegrino Fra Luca .... che spunta da un'altra direzione (.... i famosi bivi destra/sinistra) perchè ha sbagliato strada. Un incontro che mi fa venire alla mente i re magi del presepe .... che provenienti da strade diverse si ritrovano poi sulla medesima via per proseguire insieme verso la stessa meta .... che per noi in questo momento decidiamo essere una buona birra seduti!! E' stato un incontro piacevole e decidiamo entrambi di fermarci al bar. Mentre beviamo con piacere la nostra birra in attesa che ci portino il panino, si unisce a noi un ciclista di passaggio ..... non sta facendo il cammino "in bici", ma passando un periodo di vacanza pedalando sulle strade dell'Umbria. La compagnia è buona la conversazione anche ... però ad un certo punto bisogna alzare le "chiappe". Manca ancora parecchio per arrivare a Gubbio e il tempo scorre .... e io tra l'altro non ho ancora trovato dove alloggiare per la notte. I frati di Sant'Ubaldo non hanno posto .... per me .... perchè quando telefona Fra Luca il posto cè ..... ,ma lui gioca in casa ed è sicuramente favorito. La casa di accoglienza, Pier Filippini accoglie i pellegrini per minimo due giorni altrimenti no. Al convento delle clarisse di Sant'Antonio accolgono ma il prezzo è impegnativo .... insomma sono sotto le stelle e un po' preoccupato. Salutiamo l'amico ciclista e con Fra Luca mi avvio verso Gubbio. Qualcuno al bar ci suggerisce che poco più avanti c'è una fermata di un servizio navetta che porta a Gubbio. La cosa ci garba anche perchè si cammina sulla strada trafficata e completamente sotto il sole. In realtà s'è trattato di una informazione sbagliata e così ci siamo fatti a piedi tutta la strada fino a Gubbio.
Arriviamo a Gubbio verso le sei di sera.
Entro con Fra Luca nella chiesa di San Francesco ai piedi della città, ma dopo un po' lo saluto perchè vedo che lui ci tiene (giustamente) a fermarsi , mentre io devo ancora trovare la sistemazione per la notte.
Promettiamo di incontrarci ancora.!
Vado al vicino ufficio informazioni e mi faccio dare indicazioni dove trovare un albergo economico, facilmente raggiungibile a piedi. Nella lista che mi presentano riconosco l'hotel "grotta dell'angelo" che avevo frequentato molti anni addietro in occasione di un meeting di nuoto al quale partecipava mio figlio più grande Tiziano. Era stata una buona occasione per fare con mia moglie Gianna e l'altro figlio Stefano tre giorni di vacanza.
Avevo un buon ricordo del locale e quindi decido per questo ..... tra l'altro raggiungibile in cinque minuti a piedi dall'ufficio turistico al quale mi ero rivolto. Prendo finalmento possesso della mia camera che sono le sei di sera passate .... stanco, ma contento per la bella giornata, per "fratello sole" che finalmente si è fatto sentire e vedere senza timori .... e per il fatto di essere in questa splendida città. Disteso tranquillo sul letto, metto in po' in ordine le idee e dico fra me e me: "è tardi, devo lavarmi e fare un po' di bucato, la città e troppo bella da visitare .... sono abbastanza cotto .... il prezzo del'hotel non è esagerato .... quasi quasi mi fermo un giorno ..." E fu così che a Gubbio mi fermai un giorno e ne valse decisamente la pena.



























1 commento:

Tosca ha detto...

Io ero arrivata a Santiago,ricordi che te lo dissi?Ricordi quanta emozione?