martedì, maggio 23, 2006

Arrivati a St Jean Pied de Port

Dopo più di 30 ore di treno siamo arrivati a St Jean Pied de Port alla base dei Pirenei. Durante il viaggio molti pellegrini provenienti da tutte le parti d'Europa si sono aggiunti a noi.
A Bayonne in attesa del treno per St Jean abbiamo visitato la città e ne valeva la pena. Abbiamo preso anche il primo acquazzone. Sul treno per St Jean c'erano praticamente solo pellegrini; sembrava come nel presepio quando tutte le statuine convogliano sulla stessa strada. Sono saliti in treno, Americani, Giapponesi, Canadesi. Tutti con la stessa meta da raggiungere. E' incredibile come da tutte le parti del globo le persone si muovano per arrivare fino a qui! Ci sarà qualche energia che spinge a intraprendere questo viaggio!!!. Siamo alloggiati nella "casa del pellegrino" gestita dal comune e da volontari, accogliente, modesta, ma pulita e con ogni comfort (essenziale). Condividiamo la camera a 6 letti a castello con un Americano da Philadelfia, un Canadese del Quebec, due ragazze giovani pure Canadesi. Un saluto a tutti Oriano e Toni
ps: ora c'è il sole , ma fa fresco. Domani iniziamo il vero cammino e speriamo nella buona sorte. Buen camino
LA MAPPA del nostro CAMMINO





9 commenti:

Anonimo ha detto...

Mitticcco ...il primo post fuori dall'Italia!! Il Blog stà avendo un grande successo ...come lo sarà tutto il resto:)!!! Buona prima camminata per domani!... Ciao!

Anonimo ha detto...

ciao pellegrini, sono contenta che siate arrivati, ho letto la descrizione della camera e le persone con le quali la condividerete..... mi soffermerei a riflettere sulle DUE RAGAZZE GIOVANI!...... Mi raccomando, avete tanti chilometri davanti a voi, non sprecate le energie...! Ori? "ti stimo molto" bacio Gia.

Anonimo ha detto...

Siete proprio " al passo" con i tempi...blog aggiornato alla prima tappa...bene così. Come dice Gianna, il primo particolare è interessante...2 ragazze giovani..?! Che il cammino continui a questo ritmo!!!!

Anonimo ha detto...

Tempo fa, ho percorso "l'occhio Pirenaico" (la strada montana che porta da Barcellona a Bibao piu' o meno, comodamente in auto.
Ho ammirato frequentemente i pellegrini a centinaia di km di distanza dalla meta con la loro fedele conchiglia sulla schiena. Credo siamo in molti ad invidiarvi e stimarvi davvero tanto.
Vi allego un link ad un giocattolo che vi avrebbe connesso ancora di piu', forse troppo... leggervi e' gia' bellissimo!!!
http://www.apple.com/ipod/nike/sync.html

Saluti
Dario - Belluno

Anonimo ha detto...

Vi siete lasciati alle spalle, nei pirenei, LA POBLA DE SEGUR, cittadina di zattieri catalani della NOGUERA, gemellata lo scorso giugno con Castellavazzo che le ha dedicato una piazza a Codissago BL.
Il coro femminile di Codissago
http://www.corocodissago.it/index.htm
ha pure interpretato l'inno degli zattieri Catalani, al ritorno potreste incontrarLE e musicare un bel diaporama
Buon cammino

Dario - Belluno

Anonimo ha detto...

Toni, ricordi il Blog di Stefano Za.. e la poesia di P.Neruda
"...Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,... chi non parla a chi non conosce.....Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.(!!) Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso."ecc.ecc.
La magia di vivere nuove emozioni vi accompagni nel viaggio!
.. e ora silenzio, si gira!!
baci

Anonimo ha detto...

Questo aspetto delle 2 RAGAZZE GIOVANI mi fa pensare che fa fico essere pellegrini....

Anonimo ha detto...

Un saluto ad entrambi da un nipote di Tony.Penso che sia affascinante concretizzare un cammino di questo tipo anche per la spiritualità intrinseca al percorso stesso e per quelle emozioni che sono di coloro che scelgono mezzi lenti come i propri piedi o la bici per immergersi appieno, senza quasi farsi sentire,in un profondo connubio con l'ambiente e con l'amicizia.Buon cammino.Pierino da Bl.

Anonimo ha detto...

«C'è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio. Prendiamo una situazione delle più banali: un uomo cammina per la strada. A un tratto cerca di ricordare qualcosa, che però gli sfugge. Allora, istintivamente, rallenta il passo. Chi invece vuole dimenticare un evento penoso appena vissuto accelera inconsapevolmente la sua andatura, come per allontanarsi da qualcosa che sente ancora troppo vicino a sé nel tempo. Nella matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due equazioni: il grado di lentezza è direttamente proporzionale all'intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente proporzionale all'intensità dell'oblio». (Milan Kundera, La lentezza, Adelphi, p.45
[da Silfan]